Lavori paralizzati nei Comuni a causa del nuovo Codice sugli appalti

 

Il nuovo Codice appalti (dlgs 50/2016) sta paralizzando i lavori di manutenzione nei Comuni. L’obbligo di procedere, prima della pubblicazione del bando, alla redazione del progetto esecutivo — scrive Italia Oggi — sta ingessando i municipi, soprattutto quelli piccoli e medi che spesso sono privi di personale con competenze adeguate. La conseguenza è che anche la semplice manutenzione degli edifici scolastici, o la copertura di una buca in strada, o ancora la sostituzione di un vetro o di una grondaia, sembra essere diventata improvvisamente impresa titanica per gli enti che infatti chiedono correttivi nei decreti attuativi del Codice. E’ quanto emerge dal documento consegnato dall’Anci in audizione presso le commissioni riunite Ambiente della Camera dei deputati e Lavori pubblici del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione del Codice. A rappresentare l’associazione guidata da Piero Fassino, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti, che ha puntato l’indice sui ritardi nell’attuazione delle nuove norme. Il Codice prevede infatti una mole di decreti attuativi (circa 65) che, come osservato anche dal Consiglio di Stato, rischia di vanificare «nella moltiplicazione degli atti attuativi, l’obiettivo di una regolamentazione sintetica e unitaria, chiaramente conoscibile».

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